sabato 9 giugno 2012

Home sweet Home

Sottotitolo: il Container delle Meraviglie.

Dopo una settimana di fuga al mare con il Tortello, siamo più o meno spontaneamente tornati a casa.
Ovvero, la decisione di tornare l'ho presa in piena libertà, ma è stata conciliata da una scossetta di terremoto avvertita a Ravenna.
Orbene, io dico: Terremoto, mi segui?
La prospettiva di una super-scossa al mare, tutta sola, lontana dal marito, e in una casa per niente anti-sismica (ormai riconosco alcune caratteristiche, il terremoto ti rende edotta su tante cose che prima eri ben lieta di ignorare) ha dato una marcia in più alla mia nostalgia di casa.

Inoltre, lo stesso giorno è inaspettatamente arrivata a destinazione la nostra nuova dimora: un pratico container 6 metri x 2,3, 2 finestre, 1 porta, 1 lavandino, 1 water e 1 doccia.
Dimenticavo: 2 reti, 1 materasso. Il secondo materasso è sparito, non si sa dove, ma non è stato difficile porvi rimedio, quindi non mi soffermo oltre.

La prospettiva di un rientro così in grande stile mi ha definitivamente persuasa, e siamo tornati.

Il container è sul retro di casa dei miei, che fisso con aria inquieta, chiedendomi: "e se la casa si apre in due e collassa sul container?".
Poi però mio marito mi riporta alla realtà. I mariti servono anche a questo (oltre che ad aprire i barattoli, conditio sine qua non per la riuscita di un matrimonio felice).

Abbiamo cucito le tende, perchè senza tende una casa non è una casa, e da 2 notti dormiamo in questa scatoletta che si arroventa sotto il sole, e che da mercoledì è la mia nuova casa.
Home, sweet home.

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