mercoledì 8 agosto 2012

Istruzioni per l'uso: la legge sulla ricostruzione post-terremoto

Ieri è stata approvata la legge sulla ricostruzione post-terremoto in Emilia.
Senza grande clamore. Nessuno speciale di Porta A Porta, nessuna guida all'uso in edicola.
Eppure, zitta zitta, adesso la legge c'è.

Se ne sta lì, nera su fondo bianco, in Gazzetta Ufficiale.
Volendo, si può anche scaricarla da internet. E' la 122, del 1 agosto 2012.
Se lo facciamo, scopriamo che ci sono dei finanziamenti.
Per le imprese, per i beni culturali, per le abitazioni dei privati cittadini, e nei casi seguenti:
- riparazione (bene, è giusto riparare),
- ripristino (bella parola, assomiglia molto a riparazione),
- ricostruzione (giusto, ricostruire è il motto del momento).

Suona tutto benissimo. O forse no.
Non vogliamo essere ingrati, però manca un elemento importante nell'elenco degli interventi finanziabili.
Non si legge da nessuna parte "miglioramento sismico".

Il miglioramento sismico è escluso.
E' interamente a carico del cittadino, a meno che non escano conigli dal cilindro all'ultimo momento.

Si riparano i danni, e lo si fa in conformità alla normativa più recente, ma non è previsto altro.
Se si è danneggiato solo il piano terra, verranno riconosciuti i contributi al solo intervento al piano terra.

E se, rinforzandolo,diventasse auspicabile intervenire anche ai piani superiori, che magari stavolta sono rimasti indenni?
Non è previsto nessun incentivo a farlo.

Quello che mi amareggia non è tanto la questione strettamente economica, ma l'assenza di una politica di educazione alla sicurezza sismica.

Poco dopo il 29 maggio, quando il cuore era più che mai pesante per i morti del terremoto, i nostri politici hanno detto che queste cose non devono succedere più. Che in altre parti del mondo si riesce a evitare tragedie come la nostra, grazie a costruzioni più avvenieristiche.
Che quello che conta è la prevenzione.

E siamo tutti d'accordo.
Però, adesso, quando è il momento di passare ai fatti, non c'è nulla che incentivi i cittadini a migliorare la qualità anti-sismica delle proprie abitazioni.

Preso atto del fatto che nella nostra zona c'è, purtroppo, un rischio sismico, non si fa comunque nulla per aiutare i cittadini a prevenire il ripetersi del copione che abbiamo visto in scena in maggio.
Molto, molto lungimirante.

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