domenica 2 settembre 2012

Tutto a posto

Ufficio della Terremomamma, squilla il telefono.
- Pronto?
- Sono l'ing. Pallino del Laboratorio HJK, la Terremomamma c'è?
- Ciao Pinco, sono io, come va?
- Bene, grazie, è da tanto che non ci sentiamo.

L'Ing. Pallino è lombardo, e lavora a nord di Milano. 
Lui e la Terremomamma collaborano saltuariamente, da circa cinque anni.
E' la prima volta che si parlano dopo il terremoto, anche se, a dire il vero, il 29 maggio lui le aveva inviato una e-mail pomeridiana di "vicinanza".

Segue breve conversazione tecnico-lavorativa, per altro molto noiosa, quindi sorvoliamo.

- E adesso come va lì a Mirandola? Tutto a posto, no?
- Ma sì, grazie, più o meno è tutto a posto.
- Ah, benissimo, quindi voi a lavorare non avete avuto nessun danno, no?
- Beh, ehm, qualcuno sì, ma ci siamo già organizzati, il peggio è passato.
- Ah, ottimo, sono veramente contento per voi. Ti sento bene!
- Dai, grazie, Pinco. Sto bene, sì, tutto a posto insomma...
- Quindi a casa tua nessun danno, immagino. Bene, meglio così...
- Beh, sì, cioè, adesso casa mia è inagibile, ma ho abitato per un po' in un Bungalow nel giardino dei miei, e adesso siamo in un appartamento vintage, quindi non mi posso lamentare, davvero.
- Ah, cavoli, mi dispiace per casa tua. Ti sentivo così pimpante, che non immaginavo che...
- No, davvero, va tutto bene, si tratta solo di avere un po' di pazienza, ma la situazione è risolvibile, quindi, insomma, no, non ti dispiacere...

Alla fine della telefonata, il buon vecchio Ing. Pallino è un po' in imbarazzo.
Si percepisce chiaramente il disagio di chi sta pensando: "ma porc... che figura di mer... Ho detto a una terremotata che la sentivo allegra e che quindi secondo me tutto le andava benissimo, per poi realizzare che, appunto, è terremotata. Mannagg..."
Alla fine della telefonata, anche la Terremomamma è un po' in imbarazzo.
Il disagio dell'Ing. Pallino la fa sentire in colpa, per la disillusione che ha generato.
Non si era propriamente lamentata, ma forse sarebbe stato meglio sorvolare...
Però, dopo tutto, che senso avrebbe avuto mentire? Eppure....
Eppure, alla fine della telefonata la Terremomamma si sente una piccola lagna ingrata, e non capisce se è una sua psicosi personale, il frutto di una stoica mentalità condivisa, o semplicemente la conseguenza di una giornata storta.

1 commento:

  1. È cosi anche tra noi terremotati. Io terremotata fortunata ho quasi vergogna a dire con chi ha perso la casa che ho avuto tantissima paura e che spesso ancora non prendo sonno perché penso possa arrivare una scossa, che non lascio mia figlia neanche x andare in bagno a meno che sia nel lettino cosi se SUCCEDE mi sembra sicura.
    Eppure io sono nel mio condominio e la mia bimba dorme nel suo lettino! Alcune terremomamme si sognano attimi di normalità.
    motivo per il quale mi sento molto simile al cliente.

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