sabato 21 luglio 2012

ventimaggio + 2

A due mesi dalla scossa, i commercianti del centro hanno organizzato un mercatino sul listone.
Un po' surreale, ma bello.

Dove l'amaro delle crepe, dell'"inagibile", si mescola col dolce delle ciambelle fritte di una pasticceria che aveva appena aperto, ed è già terremotata.
Dove i vestiti griffati sono appesi a una stampella in puro stile "bancarella dei cinesi", anche se le etichette coi prezzi sono decisamente diverse.
Dove i cartelli in dialetto ti fanno un po' ridere, e un po' ti stringono il cuore (cit: ag vol propria na bela ghigna a vendar di quadar quand metà di mur ad mirandla ien gnu so!!!).

Dove il restringersi della zona rossa si accompagna all'inevitabile confronto tra le immagini della memoria, del cuore, e quelle che abbiamo davanti agli occhi.

Dove incroci tanta gente, ed è tutto un susseguirsi di "siete ancora in tenda", "torniamo in casa", "ho trovato un appartamento in affitto", "stiamo cercando un capannone", "il 29 abbiamo avuto tanta paura", "vi hanno già fatto un preventivo per i lavori".


Un mercatino che mi è piaciuto più di una fiera.
Un mercatino che sembra una puntata del match "Davide contro Golia".
Sembra una battaglia persa. Golia è grosso, è nerboruto, ti scuote come un terremoto.
Davide è piccolino, c'ha la casa inagibile, ha anche l'aria da sfigato.

Eppure..........  mi da fiducia, 'sto Davide.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie a te! :-)
      Leggo che vi siete trasferiti a Cesena causa terremoto... cavoli, non deve essere facile da organizzare...
      In bocca al lupo!

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