martedì 10 luglio 2012

La Terremomamma va in città

Il Tortello ha due Terremozie.
Una è la sorella della Terremomamma, e l'altra è quella del Terremopapà.

Qualche giorno fa, la Terremozia di lato paterno (dovrei scrivere terremo-paterno ma rischio di impazzire con tutte queste t e queste r) si è laureata. Ed è stata pure molto brava.

I (dolci) ricordi universitari della Terremomamma sono invece quanto mai lontani.
Va beh, non COSI' lontani, parliamo sì e no di un lustro, ma sembrano passati anni luce.
Sotto un certo punto di vista, sono stati gli anni "più" della mia vita. Sicuramente quelli più spensierati, e anche i più carichi di speranze, di sogni, di progetti. E di shopping, va beh.

Ad ogni modo, abbiamo affidato il Tortello alla baby-sitter (io AMO la mia baby-sitter, si merita sicuramente un post. Anzi due. Anzi tre. Ma in realtà lei non vorrebbe, quindi mi asterrò), ci siamo presi un giorno di ferie, e siamo partiti alla volta di Bologna.

Premesso che io invece ho studiato a Modena e quindi non sono proprio pratica-pratica di via Indipendenza, andare a Bologna da terremotati fa sì che:
1) ci si sorprenda del numero eccezionale di negozi di abbigliamento a disposizione (va beh, questo l'avrei pensato anche prima del terremoto, lo ammetto);
2) si osservino i portici con apprensione, per verificare la presenza di crepe;
3) in facoltà, si scatti come delle molle ogni volte che qualcuno fa vagamente tremare il pavimento,  per poi accorgersi di essere gli unici a essere impalliditi;
4) si abbia una voglia matta di fare incetta di saldi, perchè quando ci ricapita? (va beh, anche questo l'avrei pensato anche prima del terremoto, uff).



Nessun commento:

Posta un commento