martedì 4 giugno 2013

Emma, la BBC e il Medico in Famiglia

Ho visto per caso su Facebook il trailer di una mini-serie della BBC, datata 2009. Dopo 4 anni, un nuovo canale satellitare italiano l'ha doppiata e mandata in onda.
Si chiama Emma, ed è tratta dall'omonimo romanzo di Jane Austen.
JANE - AUSTEN.
Ho visto la prima puntata domenica sera, e poi, totalmente rapita, mi sto guardando le altre su Youtube, in inglese.

Confesso che sono una super-iper-mega-stra-fan della cara vecchia Jane, che Orgoglio e Pregiudizio è il mio libro preferito di sempre, che Mr. Darcy scatena in me le peggio fantasie (fantasie romantiche, s'intende).

Detto questo, tuttavia, la serie è OGGETTIVAMENTE carina.
Mio marito, guardandone dieci secondi, mi ha chiesto che film fosse.
E pensava a un film di quelli veri.

In Regno Unito non ha avuto il successo strepitoso di X Factor, è ovvio. Ma è andata in onda sulla BBC, e una delle prime critiche che i produttori hanno ricevuto è stata quella di aver scelto un romanzo troppo conosciuto.
Della serie, vi piace vincere facile.

Da noi, va in onda alle 10 di sera su un'emittente satellitare esordiente e, tutto sommato, un po' snob.  Mica nazional-popolare.
Noi, qui, produciamo il Medico in Famiglia (per ben 254 edizioni, se non ve n'eravate accorti), o I Cesaroni. Ben che vada.
Perché vediamo anche di peggio. Almeno lì non ci sono mign... ops, zocc.... ehm, (come si dice?) "stereotipi femminili degradanti" a fare spettacolo.

A me l'Italia piace, mi piacciono gli italiani, chissenefrega delle fiction, chissenefrega degli stereotipi femminili (a me, frega), chissenefrega della cara vecchia Jane.
Però, ogni tanto, rifletto su quello che fa audience qui da noi, e vorrei una BBC, anzi, una IBC (Italian Broadcasting Corporation), che mi produca un'Emma.
Dove Emma non è l'ex fidanzata del compagno di Belen, ma un bel romanzo, che può diventare anche una bella serie TV.

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