mercoledì 29 agosto 2012

C A S - Contributo Autonoma Sistemazione, oppure

... oppure,
Chi si
Arrangia
Si avvantaggia.

(non è una rima vera, ma mi sembra comunque una discreta assonanza).

Propongo qualche riflessione sul nuovo contributo autonoma sistemazione.
Non sono parente di Errani, non l'ho neanche mai visto dal vivo, non avevo un suo poster in camera da ragazzina.
Non mi ricordo neanche se l'ho votato alle ultime elezioni (ve beh, in realtà forse me lo ricordo, ma non ve lo dico).

Tuttavia, ho pensato che il principio dietro il nuovo CAS mi piace.
Perchè è molto emiliano, perchè è all'insegna di questo spirito dilagante di buona volontà.
Aiutati, che il Cielo (e la Regione) t'aiutano.

In breve, per chi non lo sapesse, il contributo è passato da 100 a 200 euro a persona, con una maggiorazione di 100 euro aggiuntivi per i minori sotto i 14 anni di età, per gli anziani, per i disabili (fino a un massimo di 900 euro).
I single vedono aumentato il contributo da 200 a 350 euro.
Una famiglia-tipo con un solo figlio riceverà 700 euro al mese (con le prime disposizioni post-terremoto, ne avrebbe ricevuti solo 300); una famiglia con due bambini, 900 (400 con le prime disposizioni).

Vi copio anche il link al vademecum della Regione, così non avete più scuse, adesso lo sapete...

Gli affitti sono cari, e naturalmente ci auguriamo tutti che nessuno se ne voglia approfittare, il che sarebbe davvero molto volgare.
Tuttavia, il nuovo CAS mi sembra proprio un segno concreto di sostegno a chi non si ferma, a chi non si da per vinto, a chi ci vuole credere, alla partecipazione del singolo per ricostruire tutta la comunità.

Poi, lo so che il contributo di maggio, giugno, luglio e agosto deve ancora essere versato.
Finora siamo nell'ambito delle promesse, e la gente adesso ha bisogno di vederne i frutti...

Eppure, l'ordinanza questa volta mi ha dato una sferzata di ottimismo.....  Stavolta, io ci credo.
Dai, Mirandola, che ce la fai, che ce la facciamo.




venerdì 24 agosto 2012

Dubbi amletici sotto l'ombrellone

La Terremofamily è al mare da sabato scorso, e domani si riparte per tornare a Mirandola.
Ferie 2012 definitivamente archiviate.

Siamo nella mitica Riviera (quella con la R maiuscola, come sbagliarsi), con gli ombrelloni fitti fitti.
Dove tutti ascoltano quello che dici facendo finta di niente, perchè tanto lo sanno, che tu fai lo stesso con loro.

Ieri ho assistito ad alcune scene di un siparietto psicologico che riassumo di seguito:
Gi è una bambina di 10 anni, figlia unica.
La mamma di Gi, parlando con una vicina di ombrellone (madre coraggio di tre figli vicinissimi di età, compresi in un range che va dai 4 ai 6), dice:  
"Ma che due scatole la Gi, ieri è voluta andare nella piscina dell'hotel con un'amica e l'ho accompagnata, ma mi sono annoiata da morire. L'acqua è fredda e non mi piace entrarci, io preferisco il mare. Siamo al mare, si va in mare, mica in piscina. Gliel'ho detto, che stop, non ci si va più in piscina".

Qualche ora dopo, Gi sta giocando con la sabbia con i tre figli di madre-coraggio. Arriva una sua coetanea e le propone "Gi, vieni in piscina con noi?".

Gi si rabbuia e risponde, seccatissima "No che non ci vengo".
L'amica: "E perchè nooo, Gi?"
E Gi tuona, sgarbata: "Basta. Non ci vengo. Vai via!".
Gi resta di pessimo umore per l'ora successiva, prendendo a palettate sulla testa i figli di madre-coraggio e dando risposte alla Crudelia Demon a chiunque le si avvicini.

Questo banalissimo episodio ha scatenato un mondo di interrogativi nella mente semplice (ma contorta... è un ossimoro!) della Terremomamma.
Ovvero:
- Ma io cos'avrei fatto al posto della mamma di Gi?
- Quando un figlio è grande è giusto assecondare la sua volontà e le sue preferenze? Accontentarlo significa viziarlo o rispettarlo come persona?
- E poi, quand'è che un figlio diventa grande? A 10 anni si è grandi?
- Il Tortello è grande?

Non ho trovato risposta a nessuna domanda, tranne ovviamente all'ultima ("no, il Tortello non ha neanche un anno e mezzo, quindi è piccolo"), il che è stato comunque un po' di consolazione.
Vuol dire che ho ancora tempo per pensarci su...

martedì 21 agosto 2012

Suggestioni

Ti senti forte. Ci scherzi anche sopra.
La vita va avanti, bla bla bla, superare la paura, bla bla, bla.
Lo dici agli altri, e anche a te stessa.
Insomma, ci credi.  O almeno ti sembra.

Poi, a tradimento, mentre guardi Beautiful, scorre la pubblicità di Alta Tensione - Magnitudo 10.5.
E vai in tachicardia.

Mannagg........

Okay, ripetiamo ancora insieme:
"la vita va avanti, bla bla bla, superare la paura, bla bla bla".

Prima o poi me ne convinco del tutto, e per festeggiare mi guarderò pure il film di Alta Tensione.
Forse.

venerdì 17 agosto 2012

Tema: "Aspetti positivi e negativi del Terremoto..."

Non è un titolo di mia invenzione.
Lo hanno assegnato al figlio di una mia collega, come compito per le vacanze.
Lì per lì, abbiamo quasi riso.

Suppongo che le maestre si aspettino che i bambini tirino fuori grandi classici come lo spirito di comunità (su cui per altro sono vagamente perplessa).
Di aspetti positivi del terremoto in sè e per sè, onestamente, non ne vedo.
Sono morte delle persone, direi che non serve aggiungere altro.

Però, dopo quasi tre mesi, ecco una mia personale classifica.

Pollice verso per:
- la retorica della distruzione, e della ricostruzione, e la retorica in generale;
- chi cerca di trarre vantaggio dalla situazione, sotto qualsiasi punto di vista. Politicamente, o economicamente; nel proprio piccolo, o su larga scala. Nella vita un po' di nobiltà d'animo ci vuole, signori;
- le polemiche sterili;
- chi insulta sindaci, dipendenti comunali, protezione civile e compagnia bella senza motivo, con pretese da fantascienza. Sono uomini (e donne!) anche loro.. ;
- chi dice che Mirandola è morta, e che tanto varrebbe trasferirsi (brutti menagrami..);
- chi minimizza, e dice che "vaaabbè, ma a che serve l'adeguamento all'antisismica? Tanto di scosse non ne vengono piùùùù";
- quelli che generano il panico ("Voi dormite in casa? Aaaah ma non lo sapete che la Veggente Vattelapesca ha previsto una nuova scossa? Lei è una medium, le sa queste cose!");
- quelli che googleranno "veggente nuova scossa previsione emilia romagna" per verificare la notizia qui sopra;
- quelli che hanno riscoperto i valori veri dell'esistenza solo in occasione di una calamità naturale, e poi se li sono scordati in meno di tre mesi.

Pollice al cielo per:
- la poesia della ricostruzione (che è un'altra cosa, rispetto alla retorica!);
- chi si dà da fare senza brontolare;
- chi sa chiedere aiuto con umiltà, senza umiliarsi;
- chi crede in Mirandola;
- chi si commuove guardando le rovine;
- tutti quelli che sanno riconoscere il valore del lavoro degli altri, e non solo gli errori;
- chi non si dimentica la paura, e quindi non minimizza;
- chi non è schiavo della paura, e quindi va avanti con la vita;
- i commercianti che hanno aperto un container quasi più bello del negozio che avevano prima. Alla facciazza del Terremoto;
- la ragazza che ha inaugurato un negozio nuovo in centro, dopo i terremoti. Alla facciazza, vedi sopra;
- quelli che hanno colto l'occasione per fare un bilancio delle proprie priorità, e se non altro, non se ne sono ancora dimenticati.



domenica 12 agosto 2012

Happy Hour


17.30 del pomeriggio.
La Terremomamma e tre Terremo-amiche si trovano ai giardinetti (per i mirandolesi: quelli vista castello, con trendy-bar annesso).
Nello specifico, le quattro amiche sono accompagnate da:
- il Tortello (che già conosciamo);
- Emme (dolce unenne femmina, che ancora non cammina e quindi ha il prezioso pregio di stare dove uno la mette);
- Esse (che ha un mese e mezzo più del Tortello, ma è un vero principino, calmo e pacato, gentile e posato... In altre parole, il Tortello in confronto è praticamente un demonio).
Lo scopo dell'incontro è: giro in giostrina (quelli bassi) e aperitivo (per quelle alte).

Prima tappa: la giostrina, quella dove i bravi bambini si siedono, mentre le mamme la fanno girare in tondo.
Facciamo sedere i tre bassotti.
Mentre Emme ed Esse restano ai propri posti, sorridenti, il Tortello resiste seduto ben tre secondi netti.
Si alza nonostante il moto circolare, va al centro della giostrina, la vuole spingere lui.
Ci riesce (con tutto questo allenamento, è il minimo che un po' di muscoletti ci siano), poi si stanca, prova a risedersi, ci dura ben quattro secondi, scende dalla giostrina in corsa.
Abbandonando Emme, Esse e le tre Terremo-amiche che intanto possono proseguire la conversazione, il Tortello decide che è giunto il momento di scalare lo scivolo. Non dalla scala appositamente preposta, per carità, ma bensì dallo scivolo stesso medesimo.
Niente riesce a distoglierlo dal suo obiettivo.
La Terremomamma si rode, lo solleva di peso, lui scappa, lei lo insegue, lui ride perchè si è convinto che sia in atto il famoso gioco "scappa che ti prendo", non si accorge che la Terremomamma non ride per niente.
Dettagli.

Seconda tappa: l'aperitivo vero e proprio.
Preso possesso di un tavolino, il Tortello si convince a restare fermo qualche secondo (circa otto, arrotondando per eccesso). Giusto il tempo di ordinare una Schweppes al limone (che lo Spritz è un ricordo di alti tempi, non è dato a sapersi cosa potrebbe combinare il Tortello con una Terremomamma alticcia), ed ecco che la Terremomamma sta già inseguendo un bambino tra la polvere.
Seguono, rispettivamente:
- accurato collaudo di tre cavallini a molla, alla ricerca dell'ondeggio perfetto;
- scalata di un altro scivolo;
- corsa in tondo e grasse risate;
- capitombolo con relativo pianto disperato.

Ogni tanto, la Terremomamma guarda le sue amiche che sorseggiano una bibita ghiacciata e chiacchierano in pace, mentre Emme ed Esse fanno proprio a modo.

Quando finalmente riesce a tornare al tavolo, la Terremoamica senza figli al seguito dice, rivolta al buonissimo Esse:
"Esse, ma tu sei proprio un uomo di altri tempi. Come sei per bene... Sei un principe!  E tu, Emme, che signorina! Bravissima! E tu.. Tortello... tu... ehm.... sei... sei...."
"Un teppista", chiosa la Terremomamma, non senza una certa (autolesionistica) soddisfazione.
Ogni scarrafone........

mercoledì 8 agosto 2012

Istruzioni per l'uso: la legge sulla ricostruzione post-terremoto

Ieri è stata approvata la legge sulla ricostruzione post-terremoto in Emilia.
Senza grande clamore. Nessuno speciale di Porta A Porta, nessuna guida all'uso in edicola.
Eppure, zitta zitta, adesso la legge c'è.

Se ne sta lì, nera su fondo bianco, in Gazzetta Ufficiale.
Volendo, si può anche scaricarla da internet. E' la 122, del 1 agosto 2012.
Se lo facciamo, scopriamo che ci sono dei finanziamenti.
Per le imprese, per i beni culturali, per le abitazioni dei privati cittadini, e nei casi seguenti:
- riparazione (bene, è giusto riparare),
- ripristino (bella parola, assomiglia molto a riparazione),
- ricostruzione (giusto, ricostruire è il motto del momento).

Suona tutto benissimo. O forse no.
Non vogliamo essere ingrati, però manca un elemento importante nell'elenco degli interventi finanziabili.
Non si legge da nessuna parte "miglioramento sismico".

Il miglioramento sismico è escluso.
E' interamente a carico del cittadino, a meno che non escano conigli dal cilindro all'ultimo momento.

Si riparano i danni, e lo si fa in conformità alla normativa più recente, ma non è previsto altro.
Se si è danneggiato solo il piano terra, verranno riconosciuti i contributi al solo intervento al piano terra.

E se, rinforzandolo,diventasse auspicabile intervenire anche ai piani superiori, che magari stavolta sono rimasti indenni?
Non è previsto nessun incentivo a farlo.

Quello che mi amareggia non è tanto la questione strettamente economica, ma l'assenza di una politica di educazione alla sicurezza sismica.

Poco dopo il 29 maggio, quando il cuore era più che mai pesante per i morti del terremoto, i nostri politici hanno detto che queste cose non devono succedere più. Che in altre parti del mondo si riesce a evitare tragedie come la nostra, grazie a costruzioni più avvenieristiche.
Che quello che conta è la prevenzione.

E siamo tutti d'accordo.
Però, adesso, quando è il momento di passare ai fatti, non c'è nulla che incentivi i cittadini a migliorare la qualità anti-sismica delle proprie abitazioni.

Preso atto del fatto che nella nostra zona c'è, purtroppo, un rischio sismico, non si fa comunque nulla per aiutare i cittadini a prevenire il ripetersi del copione che abbiamo visto in scena in maggio.
Molto, molto lungimirante.

martedì 7 agosto 2012

Anche Estivill va in vacanza.

Prima che partissi per il mare, il Terremopapà mi aveva detto:
"Guai a te se rovini il metodo-nanna".

Dunque, premesso che tutt'ora davvero NON capisco le ragioni di tutta questa diffidenza nei miei confronti, ho pensato "beh, ovvio che non lo rovino. Perchè lo dovrei rovinare proprio io???".

Io, vi giuro, ero armata delle migliori intenzioni.
Sul serio.
Ero anche abbastanza sicura di me.
E poi, quell'imbroglione di Estivill mi aveva pure convinta: il metodo ormai funzionava alla grande, bastava mettere a letto il Tortello, e lui si addormentava beato.
Era ovvio, no?, che avrebbe funzionato anche al mare.

Oltretutto, le prime due sere c'è pure il Terremopapà, e tutto va più o meno liscio. Magari qualche storia di più del solito, ma lo iodio riesce a piegare la vitalità serale del Tortello, e crolla addormentato come da copione, o quasi.

Sono più sicura di me che mai.  Tutto funzionerà a meraviglia, anche senza quel menagramo di mio marito.

E invece.......   Contro ogni aspettativa (escluse quelle del Terremopapà, che evidentemente o ha facoltà divinatorie, o ha portato sfiga), il Tortello si rifiuta di collaborare.

-  Prima notte: piange, si contorce, vuole la manina.  Ed ecco che penso: "povero amore Tortello della mamma, sarà turbato dal cambio di ambiente, e non vede più il suo papà... Ma certo che gliela tengo la manina. Solo per stanotte...".

- Seconda notte: oltre alla manina, vuole che gli tenga anche un piede. La questione richiede una certa acrobazia, mi si informicolano le mani, mi viene anche male alla schiena. Perchè mica dura due minuti, questo rituale. Ne dura quaranta. Ma io continuo a pensare: "va beh, è la seconda sera... Domani andrà meglio. Povero Tortello amore della mamma.. Mannagg.. Ehm, amore della mamma, forse hai un dentino che ti deve spuntare? Ma porc... Ehm, dolce Tortellino mio, fai la nanna..."

- Terza notte: il Tortello vuole venire a letto con me. Ed è lì che faccio l'errore degli errori. Presa per sfinimento, lo accontento. Con mille sensi di colpa, e nelle orecchie la voce del Terremopapà che mi intima di non rovinare tutto, me lo tengo un po' a letto. Poi ci ripenso, mi cospargo il capo di cenere, e lo rimetto nel lettino.
Ne conseguono pianto e stridore di dentini a profusione.
Non riporto i miei pensieri di quel frangente perchè il turpiloquio non è decoroso, per una madre di famiglia.

- Quarta notte:  nel frattempo ho fatto outing con il Terremopapà. Più mortificata che mai, non mi prendo a letto il Tortello, ma tengo manina e piedino per un tempo più o meno infinito.
Ma con uno spirito tutto diverso.
Perchè ormai, sadicamente, penso: "Dormi, Tortellino, anzi, dormi quando ti pare, fai tu, perchè tanto domani il Terremopapà torna, e dopo ci pensa un po' anche lui a farti fare la nanna, che gli sei tanto mancato in questi giorni....".

Finita la vacanza, il metodo Estivill ha ripreso a funzionare.
Non ho ancora capito se si è trattato di un problema di:
A - aria del mare, che evidentemente è carica di qualche sostanza dopante che ottimizza le performance diaboliche dei Tortelli;
B - cuore mollaccioso di mamma che, senza il freno inibitore del Terremopapà, ha dato incosciamente spago allo spirito anti-Estivill del Tortello;
C - Terremopapà, che ha portato sfiga.

Più ci penso, più mi convinco della C.

venerdì 3 agosto 2012

Ciao container ciao

Ciao caro, piccolo Container,
Bungalow per gli amici.
Ti saluto dal mare, perchè non ho voluto essere lì a guardare, quando te ne sei andato in camion.
Non volevo lasciarti partire, ma il Terremopapà ha tanto insistito.
Dice che bisogna andare avanti.
Io, un po' per scaramanzia, un po' per prudenza, ti avrei tenuto ancora lì, nel giardino dei miei.
Ancora per un po'.....  Però, come hanno giustamente osservato i membri più razionali della mia famiglia, prima o poi questo momento doveva arrivare, e non c'era nessuna ragione valida per cui il momento giusto non dovesse essere adesso.
E, non da ultimo, costi 11 euro al giorno, più iva.
Caro, piccolo Bungalow, non lo dico per recriminare, scusami.
Anzi, ci tengo a sottolineare che li sei valsi tutti.
Perchè ti abbiamo inaugurato il giorno del nostro anniversario di matrimonio.
Proprio come qualche anno fa abbiamo inaugurato il nostro terremo-appartamento-terremotato.
Perchè ci hai ridato la possibilità di essere una famiglia, solo noi tre, anche se solo per la sera.
Perchè eri senza aria condizionata e quindi, con l'arrivo di Scipione e Caronte, che sono dei venti (e si suda solo a sentirne pronunciare il nome),  abbiamo trovato il coraggio di trasferirci nell'Appartamento Vintage, che invece l'aria condizionata ce l'ha.
Grazie di tutto, Bungalow.
Perchè con le tendine sembravi quasi una casa vera.
Perchè l'ingresso sull'orto è stato bucolico, e lo ricordo sorridendo.

So che di solito gli arrivederci sono meno tristi degli addii, ma in questo caso devo ammettere che sono costretta a sperare che le nostre strade non si incrocino mai più.

Ti auguro comunque tutto il meglio.
Non ti auguro di dare conforto a un'altra simpatica famiglia, perchè naturalmente nessuna famiglia si merita calamità naturali, tanto meno se è simpatica.
Diciamo che ti auguro uno splendido futuro come.... sala riunioni. Che ne dici?
Il pavimento in PVC-finto-marmo ce l'hai, e sono certa che tu possa fare la tua porca figura con una scrivania e qualche sedia.

In bocca al lupo,
Ciao,
La Terremomamma