Il Bungalow è stata una felice (?) parentesi di un mese, finchè non ci siamo trasferiti in un appartamento temporaneo.
E qui temporaneo significa "in cui resteremo circa un anno".
Un anno è lungo.
Ci sono 12 mesi, si sperimentano tutte le stagioni.
Le feste comandate.
"Un anno vola", ma non troppo.
L'appartamento temporaneo è spazioso, e Vintage.
Ci sono dentro i tipici mobili della prozia.
Che vanno benissimo, perchè sono già lì, e per un anno non è granchè importante che incontrino il mio gusto.
Insomma, "grasso che cola".
C'è un però.
La cucina.
Che poi, cucina.... "Cucina" è il nome della stanza, ma dentro non c'è la parete attrezzata a cui siamo abituati noi gente del nuovo millennio. C'è una stufa smaltata e smiccata, da cui il gas esce un po' dal fondo e un po' dal lato. C'è un lavandino di ceramica, bordato di nastro isolante.
C'è un mobiletto un po' scassato, che ospita il mio fido microonde (ma come facevano a fare colazione prima che venisse inventato? Boh...)
E infine c'è il tavolo, e quattro sedie (e qui niente da opinare).
Convivere con questa cucina un anno..... allunga la percezione dell'anno.
Tanto più che alla Terremomamma piace cucinare.
E poi DEVE cucinare.
Perchè ci sono le pappe da preparare, perchè il Terremopapà è una fogna, perchè cucinare combatte lo stress.
Perchè i cibi pronti sono tutti ipercalorici e la Terremomamma non ha certo bisogno di aggravare la sua situazione-linea.
Possibili soluzioni:
a) tenersi la cucina vintage, e amen. PRO: costo zero. CONTRO: qualità della vita
b) comprare una cucina nuova. PRO: botta di vita. CONTRO: spesa che tra un anno sarà inutile, spreco di denaro.
Mentre ci lambiccavamo tra le opzioni sopra citate, è emersa la C.
Comprare una cucina usata.
Salomonico, e anche molto green.
Da allora monitoriamo ossessivamente i siti di annunci, nonchè le homepage dei mercatini dell'usato della zona.
Abbiamo individuato ben tre cucine che potevano fare al caso nostro.
Anzi. Che FACEVANO al caso nostro.
E ogni volta che ho chiamato, l'avevano APPENA venduta.
APPENA venduta.
Sta prendendo sempre più piede l'ipotesi D (chiamare quelli di "Vendo Casa Disperatamente").
Uno degli architetti è pure bellissimo. E' anche gay, credo, ma dopotutto io sono sposata, quindi siamo pari. ;-)
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